Integrazione alimentare

Fenilalanina: cos’è, a cosa serve e dove si trova

fenilalanina

La fenilalanina è un aminoacido che forma le proteine del nostro organismo. Anche se in natura esistono diverse forme di tale aminoacido, l’unica che si trova nelle proteine umane è la l-fenilalanina che, come tale, costituisce frequente ingrediente di molti integratori alimentari.

Ma a cosa serve la fenilalanina? Si può trovare anche nei cibi o solamente negli integratori alimentari? Quanta bisogna assumerne al giorno?

A cosa serve la fenilalanina?

Come abbiamo già introdotto, la fenilalanina (o, meglio, la sua forma L-) è utilizzata come componente strutturale delle proteine, divenendo così essenziale per la sintesi di qualsiasi tipo di peptide. È inoltre un precursorse della tirosina, attraverso cui può avvenire la biosintesi di alcuni ormoni come quelli tiroidei, della feniletilamina e della melanina.

La fenilalanina nel fitness

Diversi studi hanno dimostrato che la l-fenilalanina può essere utile non solamente per il corretto espletamento delle funzioni fondamentali nel nostro organismo ma, a certe dosi, anche come supporto per gli atleti.

In primo luogo, ogni aminoacido che appartiene al gruppo dei proteinogenici, come la l-fenilalanina, è utilizzato per la sintesi proteica nei tessuti dell’organismo, compreso il tessuto muscolare.

In secondo luogo, gli integratori a base di l-fenilalanina potrebbero essere funzionali anche per quelle persone che stanno cercando di ritrovare una migliore forma attraverso la perdita del peso, considerato che una delle più singolari proprietà di questo aminoacido è proprio quella di indurre la sazietà nella persona, frutto della secrezione della colecistochinina, un ormone peptidico che è prodotto dal duodeno e che serve a regolare alcuni processi digestivi.

In quale cibo si trova la fenilalanina?

La fenilalanina è disponibile in numerosi alimenti. Nel momento in cui viene assunta attraverso la dieta, si ottiene generalmente dai cibi tipicamente proteici come:

  • Carne
  • Frattaglie
  • Pesce
  • Uova
  • Latte

La fenilalanina si trova inoltre anche in altre sostanze utilizzate in cucina, come l’aspartame.

Quanta fenilalanina al giorno?

In genere un adulto medio assume circa 5 grammi di l-fenilalanina al giorno, un po’ meno delle quantità raccomandate sulla base di una dieta isoenergetica per un uomo medio, pari a 7-8 grammi al giorno. Insomma, l’alimentazione corrente potrebbe spesso non essere sufficiente per garantire al nostro organismo la possibilità di assumere la fenilalanina in quantità desiderabili.

Proprio per questo motivo spesso si suole ricorrere all’utilizzo di appositi integratori alimentari che, grazie al loro apporto aggiuntivo di l-fenilalanina, permettono al nostro organismo di poter soddisfare completamente il proprio fabbisogno.

Cosa provoca la fenilchetonuria?

In alcune persone vi è una condizione genetica chiamata fenilchetonuria, che richiama l’incapacità dell’organismo nel metabolizzare la fenilalanina. Le persone che sono caratterizzate da questa patologia non riescono dunque a convertire tale amminoacido in tirosina, importante anche per la produzione di melanina.

Proprio per questo motivo le persone che sono interessate da questa malattia manifestano difetti estetici di ipopigmentazione cutanea generalizzata e subiscono gravi disturbi a livello neurologico e cutaneo, considerato che l’aminoacido tenderà ad accumularsi nei tessuti.

Come viene diagnosticata la fenilchetonuria?

La fenilchetonuria può essere diagnosticata in diversi modi. Il metodo più comune è l’esame del sangue, che misura i livelli di fenilalanina nel sangue: se i livelli di fenilalanina derivanti da tale analisi sono elevati, è probabile che una persona sia affetta da PKU. Un altro modo per diagnosticare la PKU è un test genetico, che ricerca le alterazioni del gene PAH.

Non esiste una cura per la fenilchetonuria, ma la condizione può essere gestita attraverso una dieta apposita, da iniziare il prima possibile. Intuibilmente, la dieta consiste in alimenti a basso contenuto di fenilalanina e in integratori per garantire che la fenilalanina sia disponibile in quantità sufficiente per una crescita e uno sviluppo adeguati.

Effetti collaterali della fenilalanina

Nelle persone sane l’assunzione di integratori a base di fenilalanina non determina effetti collaterali se il prodotto è assunto nei modi e nelle dosi consigliate dai produttori. Vi sono tuttavia condizioni di interferenza dell’azione di tali integratori con quelle di levodopa, un principio attivo che viene usato per il trattamento di alcune patologie come quella di Parkinson, così come potrebbero esservi delle interferenze in caso di contemporaneo utilizzo di prodotti per la cura della depressione.

Proprio per questo motivo, le persone interessate da condizioni patologiche di varia natura dovrebbero contattare il proprio medico di riferimento prima di assumere ogni integratore alimentare.

La fenilalanina fa male? Controindicazioni

La fenilalanina non determina controindicazioni e effetti pregiudizievoli nella generalità delle persone ma, come a questo punto dovrebbe essere piuttosto chiaro, non deve essere assunta da persone affette da fenilchetonuria, una malattia genetica che causa un accumulo anomalo di fenilalanina nell’organismo.

Anche le donne incinte e le madri che allattano dovrebbero evitare di assumere integratori di fenilalanina, considerato che tale aminoacido può passare nel latte materno.

Ancora, è sconsigliato l’uso della fenilalanina nei confronti di quelle persone che sono affette da schizofrenia o disturbo bipolare, poiché l’aminoacido potrebbe peggiorare i sintomi di queste malattie mentali. Peraltro, la fenilalanina può anche interagire con alcuni farmaci, come gli antipsicotici, gli antidepressivi e la levodopa (L-dopa).

Al di là di tali precauzioni, e ricordando che la fenilalanina è considerata sicura se assunta nelle dosi raccomandate, non si dovrebbero registrare reazioni avverse agli integratori a base di tale aminoacido. In rari casi è tuttavia possibile che possano manifestarsi effetti collaterali come pressione sanguigna elevata, ansia, insonnia, mal di testa e nausea.

Naturalmente, se si verifica uno di questi effetti collaterali è indicato interrompere l’assunzione di fenilalanina e consultare il proprio medico curante.

Migliori integratori di fenilalanina

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Per esempio, uno dei migliori integratori di fenilalanina è il Supreme Pura Fenilalanina 200g in polvere Ostrovit, unico ingrediente nella confezione da 200 grammi, sufficienti per erogare 400 porzioni di questo aminoacido.

La l-fenilalanina è altresì ingrediente di integratori più strutturati come il Supreme Capsule EAA 1150 mg 150 capsule OstroVit, che al suo interno contiene diversi ingredienti attivi tra cui, appunto, 402,5 mg di l-fenilalanina per porzione. Nel Glicex Balance, ottimo prodotto per il controllo dei livelli di glicemia, stabilizzando il glucosio e l’insulina nel sangue e riducendo il colesterolo totale e LDL, la fenilalanina è contenuta in misura pari a 375 mg per porzione.