Chi si avvicina per la prima volta al mondo della dieta chetogenica, o è sufficientemente curioso da reperire informazioni sulla keto diet, tra le tante domande si pone anche quella legata al consumo di latte.
Il latte nella dieta chetogenica è ammesso? Quale si può bere? E quanto se ne può assumere prima che la sua presenza possa essere considerata nociva per la nostra salute?
Purtroppo, non sempre è facile fornire una risposta puntuale a questo quesito e, purtroppo, a volte la risposta non è di gradimento di tutte quelle persone per cui una bella tazza di latte vaccino la mattina è qualcosa di irrinunciabile.
Di fatti, il latte vaccino – anche nelle sue varianti parzialmente scremata o senza lattosio – non è certo l’alimento più consigliato per la dieta chetogenica, considerato che in ogni variante contiene comunque una quota certamente non irrilevante di zuccheri.
Proprio questa considerazione – diciamocelo chiaramente – è uno dei motivi per cui per molte persone la dieta chetogenica rappresenta una montagna da scalare: trattandosi di un cibo che bisognerebbe eliminare dalle proprie abitudini, per molte persone si tratta di un qualcosa da cui è mentalmente complicato separarsi.
Ma è sempre così? Ci sono delle accortezze che possono permetterci comunque di consumare del latte senza peccare?
Il latte vaccino: perché non è compatibile con la dieta chetogenica
Proviamo prima di tutto a comprendere perché il latte vaccino non rappresenta un alimento coerente con la dieta chetogenica e con le sue finalità.
Per prima cosa, la colpa di questo sostanziale divieto è da ricercarsi nel fatto che il latte che acquistiamo al supermercato è ben diverso da quello che potremmo ottenere ricorrendo direttamente dalla fonte.
D’altronde, basta assaggiare un latte prodotto da un piccolo allevatore direttamente sulla malga nelle Alpi, e poi assaggiare il latte in busta acquistabile al supermercato, per rendersi conto di quanto sia profonda la differenza tra i due alimenti.
Nel primo caso ci troveremo infatti a un vero latte (di mucca, capra o pecora), nel secondo caso avremo invece di fronte un prodotto industriale che è stato ottenuto da mucche da allevamento, costrette artificialmente a massimizzare il rendimento di questa bevanda.
Insomma, parliamo di due alimenti che sebbene siano apparentemente simili, sono profondamente diversi per il loro contenuto. La bevanda prodotta da mucche da allevamento, ancorché sicura, è infatti ricca di molecole ad azione pro-infiammatoria che nel corso del tempo possono rivelarsi nocive per il nostro organismo.
Non parliamo poi del sapore. Come abbiamo già ricordato qualche riga fa, è molto diverso assaggiare un bel bicchiere di latte dalla fonte, piuttosto che farlo dalla busta acquistabile dal supermercato.
Insomma, il latte non è un alimento da demonizzare ma, come moltissimi prodotti alimentari, con il passare degli anni hanno subito una profonda trasformazione che li ha allontanati dalle caratteristiche di un tempo.
Latte e dieta chetogenica: intero, scremato o senza lattosio
A questo punto possiamo addentrarci in misura più diretta sul focus del nostro articolo odierno. Ovvero, siamo proprio sicuri che il latte vaccino non debba essere assunto nella nostra dieta chetogenica?
In linea di massima, se si vogliono massimizzare i risultati benefici della dieta chetogenica, bisognerebbe eliminare questo alimento dalle proprie abitudini alimentari, limitandosi magari a un consumo occasionale, quando si ha proprio voglia di un po’ di latte vaccino o, ancora meglio, quando si ha la sicurezza di potersi approvvigionare di latte di alta qualità.
Non è tuttavia solo quanto sopra riassunto che ci permette di guardare al latte vaccino con un po’ di sospetto.
Anche sotto il profilo nutrizionale, infatti, il latte vaccino ha delle caratteristiche che poco si adattano in maniera coerente con la keto diet: oltre a contenere elevate dosi di proteine, grassi, vitamine B e D, sali minerali come il fosforo, il calcio e il potassio, il latte vaccino contiene infatti molti zuccheri sotto forma di lattosio. E sappiamo bene quanto gli zuccheri dovrebbero essere limitati nel caso di dieta chetogenica!
Più nel dettaglio, in una tazza di latte vaccino da 250 ml possiamo trovare circa 12 grammi di carboidrati: potrebbero non sembrare tanti agli occhi di una persona che non sta seguendo delle particolari diete, ma per chi è interessato a seguire una dieta chetogenica è tantissimo, considerato che i 12 grammi di carboidrati della keto diet sono più della metà della razione giornaliera di carboidrati che idealmente si dovrebbe conseguire nella keto.
Insomma, chi assume latte vaccino lo sta facendo in modo ben poco compatibile con la dieta chetogenica, considerato che inizierà la giornata assorbendo oltre la metà del fabbisogno di carboidrati che dovrebbe assumere nel corso della giornata.
Molte persone ci domandano allora se invece del latte vaccino intero si possa optare per qualche variante come, ad esempio, il latte parzialmente scremato o il latte totalmente scremato, o ancora per il latte senza lattosio. Fanno meglio o peggio del latte vaccino?
Purtroppo, anche in questo caso non possiamo che esprimere un invito a contenere o eliminare questo latte dalla propria dieta.
La scrematura, contrariamente a quanto pensano molte persone, non è una procedura che eliminare gli zuccheri, ma piuttosto una procedura che punta a ridurre i grassi, rendendo così il latte ancora più povero sotto il profilo della dieta chetogenica, considerato che a fronte della parità di contributi di carboidrati priverà questo alimento della componente grassa. Gli conferirà inoltre un indice glicemico ancora più alto, e una capacità saziante più bassa. Insomma, un vero e proprio disastro per chi vorrebbe invece ottenere risultati e contributi positivi nella dieta chetogenica.
Nel secondo caso le cose sono ancora più complicate, considerato che contrariamente a quanto si possa pensare nel latte senza lattosio il lattosio non viene eliminato, ma viene piuttosto “convertito” (sarebbe meglio dire, scisso) in due zuccheri semplici come il glucosio e il galattosio.
La separazione del lattosio in glucosio e galattosio è utile per risolvere il problema della digeribilità che viene avvertito da sempre più persone nei confronti del latte vaccino, e permette così a chi è intollerante al lattosio di poter digerire l’alimento più facilmente. Tuttavia, non risolve il problema per chi vuole seguire una dieta chetogenica, considerato che rimane pur sempre un alimento con un’elevata dose di carboidrati. Anche in questo caso, dunque, il risultato dell’assunzione del latte senza lattosio è quello di assumere un cibo che ha un’elevata capacità di far salire l’insulina e ha un basso potere saziante.
Latte vegetale per la dieta chetogenica
A questo punto conclusivo del nostro approfondimento, possiamo pertanto domandarci se, per le persone che proprio non desiderano rinunciare al latte ma vogliono seguire comunque la dieta chetogenica, vi sia qualche alternativa.
Il nostro richiamo è evidentemente quello delle diverse tipologie di latte vegetale, come quelle di soia, di cocco o di mandorla.
Ebbene, se ci si sta domandando se il latte vegetale sia coerente con la dieta keto, la risposta potrebbe apparentemente sembrare positiva perché queste varietà hanno un livello di carboidrati molto bassi, a fronte di buoni livelli di grassi e proteine.
Attenzione, però: anche il latte vegetale potrebbe essere da evitare e la ragione principale è determinato dall’origine industriale di questi prodotti, che peraltro non permettono di qualificare come vero e proprio latte queste bevande, bensì come prodotti di origine vegetale.
Spesso, infatti, l’analisi chimica di questi prodotti fa emergere che queste bevande sono ricche di additivi, conservanti, coloranti, dolcificanti. Meglio pertanto non esagerare…