Il termine maltodestrina deriva dall’unione di malto(sio) e destrina. E, in fondo, già questa breve definizione ci permette di comprendere, attraverso la sua etimologia, la sua entità: si tratta infatti di carboidrati.
Ma cosa sono esattamente le maltodestrine? Quali sono le loro caratteristiche? Si possono assumere – e per quali motivi – come integratori?
Cosa sono le Maltodestrine?
Da un punto di vista chimico le maltodestrine sono polisaccaridi ottenuti attraverso un processo di idrolisi a partire dagli amidi (principalmente da mais e grano) durante il cosiddetto maltaggio. Sfruttando, dunque, i legami deboli dell’idrogeno con le molecole di destrosio all’interno delle stesse maltodestrine, si ha – di fatto – un carboidrato complesso (appunto, un polisaccaride) ma con una entità strutturale chimica che lo rende più facile e veloce da scomporre e assimilare.
Perché abbiamo posto l’enfasi iniziale proprio sulla “fotografia” chimica anziché su altro? Perché solamente capendo di cosa stiamo parlando riusciremo facilmente a comprendere i “come?” e i “perché” di questo tema.
Ricordiamo in tal proposito che i carboidrati rappresentano, tra i macronutrienti, la fonte di energia preferenziale e principale per il nostro organismo. Rispetto, ad esempio, ai grassi, il glucosio (ottenuto dalla scissione dei carboidrati) genera più ATP (energia) a parità di ossigeno impiegato.
In sostanza, il nostro corpo, quale macchina perfetta, produce energia con ciò che gli costa meno in termini di fatica e e di risorse. A differenza, poi, dei lipidi, lo stoccaggio dei carboidrati come riserva è limitata, ragion per cui è fondamentale che il processo di demolizione ed utilizzazione sia piuttosto rapido e facilitato per garantire una costante disponibilità.
È chiaro che, qualora il corpo sia chiamato ad uno sforzo maggiore, intenso e/o prolungato tali scorte vengono a mancare prima rispetto ad attività organiche e quotidiane. Ed è proprio in queste situazioni che si richiede un apporto maggiore.
Maltodestrine e Destrosio Equivalenza (D.E.)
A questo punto, una domanda sorge spontanea: quali carboidrati vanno bene per il nostro organismo? Meglio quelli della pasta o del pane, del riso o del miele?
La risposta è… dipende. Dipende dall’entità stessa dei carboidrati, se sono semplici o complessi, ma anche dallo scopo di utilizzo degli stessi e dall’attività prevista.
Senza addentrarci troppo nei meandri della chimica possiamo per esempio semplificare il concetto dicendo che esistono carboidrati costituiti da più o meno parti (molecole legate tra loro -polimeri), che sono più facili da scindere ed utilizzare quanto più sono semplici.
Nel caso delle maltodestrine, a seconda del processo industriale utilizzato si possono generare carboidrati più o meno complessi. E questo parametro, molto importante, è noto come D.E. ossia Destrosio – Equivalenza, utile al consumatore per capire la velocità di utilizzazione e di assorbimento.
A cosa servono le maltodestrine: a ciascuno la sua
A determinare se una maltodestrina è a bassa, media o alta D.E. è una scala di valori che va da un minimo di 4 – 6 ad un massimo di 36 – 39.
Ora, più la D.E. è alta più le catene di polisaccaridi sono corte. Dunque, più sarà di rapida assimilazione. Viceversa, con una D.E. bassa si avranno catene più lunghe e quindi un carboidrato più difficile da scomporre, e che viene assorbito più lentamente.
E’ chiaro, dunque, che non tutte le maltodestrine sono uguali (come gli stessi carboidrati del resto!). Sebbene il destinatario medio sia generalmente un atleta di endurance, di sport di resistenza e/o di sport di potenza, la scelta delle maltodestrine può variare in base alla fase di allenamento, alla tipologia di sessione allenante e alla durata della performance.
Ritornando alla D.E., pertanto, se – ad esempio – si ha bisogno di energia rapida e immediata ma con breve durata (come negli sport di potenza) si ricorrerà ad una maltodestrina ad alta D.E. (25-39). Se invece l’energia è richiesta per un tempo prolungato e con un rilascio costante (come nel caso di ciclisti e runners) si preferirà una bassa D.E. (4-18). Si assumerà infine una maltodestrina a media D.E. (19-24) quando si vuole un compromesso tra assimilazione e permanenza.
A tal proposito è piuttosto frequente trovare dei blend a differente D.E. addizionati con un 20-30% di fruttosio. Lo scopo è:
- sfruttare le diverse tempistiche;
- sfruttare le diverse vie recettoriali ed i relativi sistemi di trasporto per il riversamento nel torrente ematico ed evitare un’eventuale saturazione recettoriale (condizione potenzialmente possibile con ingenti quantità e/o scarsa affinità).
Mentre, infatti, il fruttosio utilizza i GLUT-5, il glucosio si avvale di un trasportatore sodio dipendente SGLT1: è per questa ultima caratteristica che talvolta può essere proficuo associare alla maltodestrina una quota di sodio per facilitare ulteriormente l’assorbimento di glucosio.
Affrontato il “perché” passiamo, ora al “come”.
Come assumere ed usare le maltodestrine
Ebbene il “come” è relativo… proprio ai “perché”. Come assumere le maltodestrine dipende infatti:
- dal soggetto: sesso, età, peso, affinità, fabbisogno energetico, ecc.;
- dal tipo di attività: pre/intra/post workout in relazione alle necessità di performance/competizione (sia essa meramente energetica, di sostegno o di recupero e ripristino delle scorte di glicogeno).
La quantità e la tipologia da integrare devono essere stabilite ad personam da un professionista sulla base di quanto sopra abbiamo avuto modo di condividere e, evidentemente, in relazione all’introito alimentare quotidiano, considerato che gli integratori servono – appunto – a integrare ciò che dovrebbe essere assunto con la propria dieta.
Insomma, anche in questo caso giova rammentare come le maltodestrine siano un integratore e, pertanto, siano da intendersi come un elemento complementare ad una corretta e adeguata alimentazione (cibo solido e alimenti) per quei soggetti che:
- svolgono attività sportive intense e prolungate o comunque superiori ai 90′ per le quali è necessaria energia di facile assorbimento che non affatichi il sistema rallentandolo(con i processi digestivi) e detraendo preziose energie alla performance stessa;
- necessitano una supplementazione glucidica per raggiungere la quota prevista (e per, in alcuni casi, guadagnare peso) qualora si faccia fatica a raggiungerla con il cibo solido a causa della quantità.
Tuttavia in linea generale si consiglia l’assunzione di 30g/h successiva ai 90′ di attività. Nel caso di blend attenersi alle indicazioni sulla confezione e comunque testare ed adattare alla propria tolleranza e necessità.
E’ preferibile aggiungerle in percentuale 6-10% ad acqua lievemente refrigerata, sorseggiando la soluzione piuttosto che ingerirla in una sola volta. Concentrazioni superiori al 10% sono sconsigliate a causa dei possibili disturbi gastrointestinali dovuti ad una aumentata osmolarità, eccezion fatta per la famosa tecnica “del risciacquo” impiegata in sport di resistenza o “stop&go”.
Qualche esempio? Vi sarà capitato sicuramente di assistere a scene di ciclisti o di calciatori che a bordo campo bevono senza ingerire per poi sputare. Si tratta di un semplice escamotage per “ingannare” il cervello, il cui stimolo neuronale viene attivato grazie ai recettori presenti nella cavità orale: parte e arriva il segnale del prossimo nutrimento ma quest’ultimo non arriva allo stomaco. Il risultato è efficienza neuronale senza appesantimento gastrico.
Maltodestrina in polvere
La tipologia più comune di maltodestrina, come avrete intuito, è la maltodestrina in polvere da sciogliere in acqua: pratica, veloce, dal sapore neutro e leggermente dolce (eventualmente aromatizzabile al gusto e a piacere per renderla ancora più gradevole) e relativamente economica.
A proposito del “come”: per i più attenti alle etichette alimentari, vi sarete sicuramente imbattuti in questo ingrediente leggendo tra gli ingredienti. Di fatti nell’industria alimentare è largamente usato come additivo con lo scopo di migliorare la consistenza e la struttura di prodotti molto lavorati, densamente calorici e privi di fibre.
Le sue proprietà addensanti, migliorative, conservanti, talvolta sostitutive di grassi, non sono però sfruttate solo a questo scopo non troppo salutare: può infatti essere un valido amico in alcune ricette casalinghe poiché svolge funzioni similari alla pectina e alla gomma di guar.
Un’ultima importante ed utile precisazione in merito all’origine delle maltodestrine: come abbiamo detto all’inizio di questo articolo esse sono ottenute dalla lavorazione degli amidi. Per la maggior parte si sfruttano quelli del mais (soprattutto negli USA), in Europa è molto usato il grano ma vi è la possibilità di estrarle anche da tuberi come le patate oppure da riso e avena: relativamente a questi ultimi due, recenti studi parlano di spiccati benefici rispetto a mais e grano, garantendo una maggiore tollerabilità a livello gastrico e intestinale.
Maltodestrine e glutine
Anche se deriva dal grano, i processi chimici impiegati portano ad una quasi totale eliminazione proteica del glutine dalle maltodestrine: ad ogni modo, qualora contenuto, secondo la normativa deve essere specificato sulla confezione e riportato come possibile allergene.
Le maltodestrine funzionano? Conviene assumere maltodestrine?
Giunti a questo punto finale del nostro approfondimento, non possiamo che condividere insieme alcune riflessioni di massima sulle maltodestrine.
In sintesi, si tratta di un prodotto di Integrazione noto più per la praticità’ piuttosto che per la sua necessità. E’ potenzialmente adatto a tutti ma il suo uso va contestualizzato con criterio e personalizzazione sulla base della specifica attività e a seconda dello scopo richiesto.
Insomma, si tratta di un supplemento, utile a integrare e non a sostituire, purché sia fatto con intelligenza e consapevolezza al fine di sfruttarne tutti i benefici a proprio vantaggio!
Migliori maltodestrine su Perfect Body 360!
Su PerfectBody360 è possibile trovare alcune delle migliori maltodestrine in commercio.
Tra i prodotti più venduti e più apprezzati dai nostri clienti abbiamo sicuramente Maltodestrina 1Kg Zec+, un efficace weight gainer di alta qualità, un integratore di carboidrati a rapida disponibilità che rende disponibili notevoli quantità di energia in quello che è un vero e proprio power pack di pratico utilizzo. Per fruirne è sufficiente prendere 1,5 grammi di prodotto per kg di peso corporeo prima e dopo l’allenamento.
Una buona alternativa è rappresentato da Maltopure 100% 908g – Pro Nutrition, un integratore energetico pre, intra e post workout a base di malto destrine DE 19. Il prodotto può essere sciolto in acqua non gassata, the o altra bevanda, versando due misurini di prodotto (40 grammi di circa) in 500 ml di liquido. È sufficiente assumerne una o due porzioni al giorno.
Ancora, consigliamo di valutare il Maltodex, una maltodestrina ottenuta dall’amido di mais con D.E. 16-18, sotto forma di polvere granulata e estremamente solubile nei liquidi, con un gusto dolce e una ottima utilizzabilità come bevanda energetica a basso indice glicemico.